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​San Pantaleone, RC - Contrada San Giovanni

Tre casolari addossati a una rocca che sorveglia un vecchio uliveto, sui primi contrafforti dell’Aspromonte. E’ la “Rocca del Vento”, secolare borgo contadino alle porte di San Pantaleo, frazione di San Lorenzo, a 45 chilometri da Reggio Calabria, sul versante jonico.

Tre casolari ristrutturati utilizzando i materiali poveri del luogo, quelli di sempre: la pietra, il legno, la calce idraulica naturale, i coppi fatti a mano.

Una famiglia di pojane in volo perpetuo dal Serro, proteso come il ponte di una portaerei sull’arco infinito del mare che luccica a Mezzogiorno. Il tasso, la volpe e la civetta di guardia, la notte, quando la costa siciliana, da Taormina a Siracusa, scintilla di luci. Su tutti, l’arcigna regia di un barbagianni che talora biancheggia, di notte, tra il folto di una vecchia quercia, quando il vento precipita dalla montagna di Peripoli e di Roccaforte.

Il resto è silenzio. E frinir di cicale, in stagione. E odor di legna d’olivo che arde, d’inverno, quando ci sono i capocolli, le soppressate e le pancette  appesi “al fumo”. Di fronte, su un arco infinito, lo spettacolo del mar Jonio e dell’Etna, che di notte tinge di rosso il cielo, e le navi che stringono sottocosta prima di affrontare lo Stretto.​

Ecco, questa è la Rocca del Vento.

Crocevia di antichi sentieri che da

San Lorenzo portavano alla Marina,

San Pantaleo è ancor oggi punto di transito di una serie di percorsi-trekking, a piedi

e a dorso d’asino, che attraversano

il Parco Nazionale dell’Aspromonte e le terre colonizzate intorno al VII secolo a.C. da calcidesi, messeni, achei. Siamo nel cuore della Calabria grecanica. Bova, Gerace, Locri: ovvero la storia, l'archeologia, e una natura aspra e selvatica che fece sentire i primi colonizzatori Greci a casa loro.

I nomi delle contrade, qui intorno, sono

essi stessi toponimi di origine greca: Marasà, Potamìsi, Crasidonde, Linni, Scinò, Cammarà, Scìmini...

Si dorme al fresco, a 650 metri di quota,

tra olivi secolari, mandorli, fichi,

fichi d’India  e le fragranze tipiche 

della macchia mediterranea.

La costa, bagnata da un mare tiepido

e cristallino come solo lo Jonio sa essere

a queste latitudini, è a soli 20 minuti di automobile.

 

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